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Lo studio richiede una tassa sul grasso del 20% sugli alimenti non salutari
[caption id="attachment_1096" align="alignleft" width="250" caption="Fat tax to lower obesity"][/caption]
Un nuovo studio chiede di combinare le tasse su cibi e bevande non salutari con i sussidi su frutta e verdura. Lo studio dell’Università di Oxford si basa su una serie di iniziative di “fat tax” avviate in alcuni paesi europei e ha esaminato le prove sugli effetti sulla salute delle tasse alimentari. Secondo lo studio, le tasse su cibi e bevande non salutari dovrebbero essere almeno del 20% per avere un impatto significativo sulla riduzione dell’obesità e delle malattie cardiache. Secondo un altro studio pubblicato submj.com, la cosiddetta “tassa sul grasso” dovrebbe essere combinata con sussidi su frutta e verdura.
Lo studio fa riferimento a una ricerca statunitense che ha dimostrato che un'imposta del 35% sulle bevande zuccherate riduce le vendite del 26% in una mensa. Gli autori dello studio di Oxford sostengono che estendere l’aliquota IVA del 17,5% agli alimenti non salutari nel Regno Unito eviterebbe fino a 2.700 persone che muoiono di malattie cardiache ogni anno. Gli autori dello studio respingono le affermazioni dell'industria alimentare secondo cui le tasse sui grassi sarebbero inefficaci e porterebbero alla perdita di posti di lavoro, sottolineando che argomenti simili sono stati utilizzati tempo fa dall'industria del tabacco contro le tasse sul tabacco. Discutendo sui benefici per la salute, gli autori sottolineano che i miglioramenti nella salute tra le persone più povere sarebbero maggiori perché i poveri tendono a mangiare cibi più malsani rispetto ai ricchi.
Gli esperti riconoscono il fatto che alcune domande sull'applicazione della tassa sul grasso rimangono senza risposta, ad esempio se debbano essere riscosse sulle materie prime o sul prodotto finito.
Anne Milton, ministro della sanità pubblica, ha dichiarato: "Stiamo lavorando con le aziende alimentari attraverso l'accordo sulla responsabilità per ridurre le calorie e garantire che siano disponibili opzioni più sane. Crediamo che l'azione volontaria collettiva possa garantire rapidi progressi reali".