Anche gli adulti sani potrebbero trarre beneficio dalle statine anti-colesterolo
10 luglio 2012
Current guidelines recommend the prescribing of the cholesterol-lowering medication statins such as Crestor eLipitor a queste persone che hanno una probabilità pari o superiore al 20% di sviluppare malattie cardiovascolari entro un decennio.  Questo rischio viene determinato studiando fattori tra cui l'età, la pressione sanguigna, sefumano e anche se soffrono di diabete. Man mano che i benefici delle statine diventano più evidenti, negli ultimi mesi abbiamo visto che alcuni medici hanno preso in considerazione la possibilità di un approccio “statine per tutti”. L'argomentazione a favore di un'assunzione più diffusa di statine è stata supportata da un recente studio condotto da ricercatori dell'Università di Oxford, in collaborazione con omologhi dell'Università di Sydney. Finanziato da organizzazioni come Cancer Research UK e British Heart Foundation, ha comportato una meta-analisi dei dati dei pazienti che abbracciavano 27 studi separati. Tutti gli studi avevano analizzato il processo di riduzione delcolesterolo “cattivo” (lipoproteine ​​a bassa densità o LDL) in un totale di 175.000 persone e attraverso l'uso della terapia con statine. La base principale di questa analisi approfondita sembrava essere la considerazione se tutti gli individui di età superiore ai 50 anni dovessero assumere statine, indipendentemente dal fatto che avessero qualche malattia vascolare nota. Un editoriale che ha accompagnato la revisione ha sostenuto che le attuali linee guida devono essere rivalutate poiché potrebbe essere più conveniente prescrivere statine agli over 50, invece dell’attuale metodo che prevede l’utilizzo di costosi esami di screening. Nelle loro conclusioni i ricercatori hanno affermato: “Il presente rapporto mostra che le statine sono effettivamente efficaci e sicure per le persone con un rischio a cinque anni di eventi vascolari maggiori inferiore al 10% che in genere non sarebbero giudicate idonee al trattamento con statine… e, quindi, , suggerisce che potrebbe essere necessario riconsiderare le linee guida per il trattamento”. Questa vasta revisione che ha valutato ulteriormente la ricerca passata sembrerebbe suggerire che le statine potrebbero effettivamente apportare benefici a coloro che non presentano malattie cardiovascolari esistenti e a coloro che non sono considerati ad alto rischio di svilupparle.  Tuttavia, il beneficio individuale per i soggetti a basso rischio potrebbe essere limitato. Inoltre, per dedurre il vantaggio complessivo si dovrebbe tener conto del rischio di eventuali effetti collaterali in caso di somministrazione di statine a persone di età superiore ai 50 anni. Tuttavia, le statine sono ampiamente riconosciute come farmaci sicuri dalla maggior parte degli operatori sanitari e sembra che un futuro in cui a molti individui “sani” vengano prescritte statine possa essere una possibilità reale.