L'obesità e il diabete di tipo 2 possono essere curati con i batteri intestinali?
15 maggio 2013| ||597
obesityA particular type of gut bacteria has been found to help reverse obesity and type 2 diabetes in animal studies; perhaps paving the way for new treatments for both health problems. Type 2 diabetes is most commonly connected to obesità e il mantenimento di un peso sano è uno dei modi più efficaci per ridurre il rischio di sviluppare la malattia. La ricerca, pubblicata inProceedings of the National Academy of Sciences, dimostra come ai topi è stato dato un brodo che conteneva una singola specie di batteri, e che successivamente ci sono stati enormi benefici per i loro salute.Il batterio studiato e somministrato ai topi era ilAkkermansia muciniphila –normalmente composto da circa 3- 5% dei batteri intestinali. Tuttavia, questi livelli diminuiscono negli individui obesi. Il professor Patrice Cani e il suo team dell'Università Cattolica di Lovanio, in Belgio, hanno voluto concentrarsi innanzitutto sui topi che mangiavano molti grassi, erano obesi e/o avevano il diabete di tipo 2. I ricercatori hanno notato che i topi guadagnavano rapidamente da due a tre volte più grasso rispetto ai topi più magri che seguivano una dieta più “normale”. Tuttavia, somministrando ai topi più malsani prebiotici di oligofruttosio, un integratore alimentare che aumenta il numero di batteri benefici, ciò ha contribuito a ripristinare ilAkkermansia muciniphilaritorno a livelli sani. Questi topi hanno poi acquisito un metabolismo più rapido e i roditori si sono ritrovati a perdere peso in eccesso, a ridurre l’infiammazione e ad abbassare la resistenza all’insulina; un sintomo associato al diabete di tipo 2. I batteri avevano lavorato per ispessire la barriera del muco dell'intestino. Ciò impedisce che parte del materiale venga trasferito nel sangue dall'intestino. Inoltre, l'Akkermansia muciniphila è riuscita ad alterare i segnali chimici provenienti dal sistema digestivo, portando a cambiamenti nella lavorazione dei grassi in altre zone del corpo. È interessante notare che risultati simili sono stati ottenuti anche quando i ricercatori hanno incluso un certo tipo di fibra nella dieta dei topi e i livelli diAkkermansia muciniphilasono poi aumentati. Il professor Cani ha commentato i risultati dello studio dicendo: “Naturalmente è un miglioramento, non abbiamo invertito completamente l'obesità, ma si tratta di una diminuzione molto forte della massa grassa. Non penso sia fattibile mangiare torte alla crema, patatine e salsicce tutto il giorno e poi mangiare batteri per invertire tutto ciò. È la prima dimostrazione che esiste un legame diretto tra una specie specifica e il miglioramento del metabolismo”. Il professor Cani ha affermato che è "sorprendente" come una sola specie di batteri intestinali abbia un impatto così positivo quando in realtà ce ne sono migliaia nell'intestino, aggiungendo che si spera che la terapia a base batterica possa essere utilizzata come metodo di prevenzione o come opzione di trattamento per obesità e diabete di tipo 2 nel prossimo futuro.